Comunicato stampa:SI FINALMENTE

Chi, come i vari Comitati in Difesa della Costituzione in tante città d’Italia, ha ogni giorno agito perché intenzioni e pratiche di regime non sconvolgessero le istituzioni della Repubblica, non poteva che accogliere la caduta del governo Berlusconi in piena sintonia con le manifestazioni di soddisfazione che sono state liberamente e pacificamente espresse, tutte racchiudibili in una semplice parola “finalmente”. Un “finalmente” che subito ci impegna in un lavoro di memoria e insieme di ricostruzione. Di memoria e promemoria delle numerose aggressioni subite dalla Costituzione in questo quasi interminabile ventennio: leggi ad personam, un vero e proprio familismo e clientelismo che voleva farsi legge e Costituzione, e sarebbe stata una regressione di secoli; aggressione alla scuola pubblica, uno dei primi beni comuni voluti dalla Costituente, e al suo civile significato, e al sistema pubblico di informazione. Senza dimenticare il tentativo di mettere in ginocchio la Magistratura, che si è rivelata, con il Presidente della Repubblica, uno dei pochi argini ad una definitiva deriva. Per questa ragione invitiamo a consultare l’archivio delle malefatte giuridiche e costituzionali degli ultimi anni reperibili nei seguenti link di Libertà e Giustizia.

 http://www.libertaegiustizia.it/2011/11/09/lelenco-delle-leggi-adpersonam/

http://www.libertaegiustizia.it/wpcontent/uploads/2011/11/Libretto_nero_3_anni_novembre.pdf Memoria e promemoria, quindi. Con la consapevolezza che la ricostruzione della Repubblica sarà un duro cammino, in una società che ha visto la coesione sociale messa a dura prova da politiche ostili alla dignità del lavoro, del civismo e della cultura. La prima ragione del duro cammino che ci attende è nelle cause della caduta del governo, abbattuto soprattutto dalle tempeste finanziarie e dalle autorità europee. Solo la rigorosa azione del presidente Napolitano, condotta con la Costituzione in mano, ha impedito il peggio. E questa, per fortuna, è stata una forte azione politica. Perché è dalla e con la politica che la Repubblica potrà rimettersi in piedi. E’ la politica che dovrà, deve, fare i conti anche con la economia e la sua crisi. Non altri poteri dovranno riconfigurarla, ma il “popolo sovrano” e i suoi rappresentanti, sempre con la Costituzione in mano, senza dimenticare, anche in questo caso, la cittadinanza attiva che, in questi anni, ha sempre difeso la Costituzione, salvandola con il Referendum del 2006 e consegnandola ad un presente e a un futuro in cui dovrà finalmente essere attuata. Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna

 15 novembre 2011

This entry was posted in Comunicati Stampa. Bookmark the permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>