A Lorenza Carlassare, Susanna Camusso, Luigi Ciotti,
Maurizio Landini, Alessandro Pace, Stefano Rodotà,
Carlo Smuraglia, Gustavo Zagrebelsky
Il successo della manifestazione del 12 ottobre ha confermato che una larga
parte della opinione pubblica italiana si riconosce ancora, come venne
confermato dal referendum del 2006, nella Carta Costituzionale su cui è
fondata la nostra Repubblica.
Come allora, sono scese in piazza persone con storie, condizioni personali e
appartenenze diverse, unite dal rifiuto di avventurose trasformazioni del
nostro sistema istituzionale che si vorrebbero affidare a pochi cosiddetti
esperti, selezionati con criteri ignoti, sicuramente privi di ogni titolo
rappresentativo, oltre tutto in contrasto con l’orientamento prevalente fra
i costituzionalisti italiani.
La scelta di ricorrere a procedure che prevedono la violazione dell’articolo
138, norma che rappresenta la chiave per l’apertura di quella solida
“cassaforte” che è la nostra Costituzione, appare assolutamente
ingiustificata se l’obiettivo perseguito è solo un aggiornamento
semplificativo dell’assetto parlamentare, come il superamento del
bicameralismo perfetto o lar riduzione del numero dei parlamentari, tanto
più se si considera che una riforma di questo genere, vista la larga
convergenza di opinioni sulla sua necessità, avrebbe potuto avere iter ben
più rapidi e, soprattutto, in linea con le regole procedurali previste per
le leggi costituzionali.
Abbiamo capito con chiarezza – da qui la giustificata preoccupazione di
molti cittadini – che il vero obiettivo è la riscrittura complessiva della
Carta e che ciò sarà possibile una volta abbattuto il vincolo rappresentato
dall’art. 138: solo in questo modo sarebbero possibili “riforme” volte ad
ottenere, in particolare, un ulteriore accentramento del potere e la
sottomissione della Magistratura al potere esecutivo. E tutto questo ad
opera di un Parlamento che non ha ricevuto alcun mandato in tal senso dagli
elettori.
Il messaggio che accompagna l’opera di convincimento diretta ad ammansire
l’opinione pubblica sulla bontà dell’intento “riformatore” – messaggio che
per prime hanno diffuso fonti rappresentative dei grandi centri di potere
della speculazione finanziaria internazionale – è di allarmante gravità: il
sistema di garanzie e diritti delineato dalla Costituzione sarebbe
responsabile della crisi socio-economica del Paese. Una autentica
falsificazione, che rischia tuttavia di fare presa sulla coscienza
collettiva se non si interviene immediatamente in un’opera di informazione
corretta e allo stesso tempo a tutti comprensibile.
Per questo pensiamo che sia indispensabile far seguire alla grande
mobilitazione di piazza del Popolo una serie di iniziative che diffondano e
rafforzino la volontà dei cittadini di impedire che il Parlamento si avvii,
giunti alla soglia della seconda lettura del DDL 813-B, ad aggirare i
vincoli imposti dall’articolo 138.
In rappresentanza dei cittadini che in tante città italiane si stanno
unitariamente impegnando a difesa della nostra Costituzione e a richiederne
una concreta e completa attuazione, esprimiamo la necessità di dare avvio ad
una campagna e ad un programma di informazione capillare che siano prima di
tutto diretti a far conoscere la reale misura della posta in gioco.
Siamo giunti alla convinzione che dobbiamo muoverci insieme affinché la
nostra voce raggiunga larga parte dell’opinione pubblica.
Assicuriamo tutto il nostro impegno ma abbiamo anche bisogno del Vostro
sostegno e del Vostro personale prestigio, del Vostro aiuto, affinché sia
dato spazio informativo alle nostre iniziative.
Vi proponiamo pertanto, in conclusione, di indire una assemblea nazionale
unitaria che riunisca tutti i soggetti (Comitati, Associazioni, singoli
cittadini) che sono impegnati nella difesa ed attuazione della Costituzione,
così da concretizzare e organizzare una campagna a livello nazionale per
fermare l’abuso che potrebbe consumarsi in Parlamento in questi e nei
prossimi mesi.f
Grazie della Vostra attenzione, un cordiale saluto.
21 ottobre 2013
Acireale per la Costituzione – Acireale
Comitato in difesa della Costituzione di Bagnacavallo (RA)
Comitato provinciale bolognese ” Salviamo la Costituzione ” – Bologna
Comitato in difesa della Costituzione dell’empolese Valdelsa – Empoli
Comitato per la valorizzazione e la difesa della Costituzione – Faenza
Comitato per la difesa della Costituzione – Firenze
Comitato per la Costituzione – Grosseto
Comitato lucchese ‘La via maestra’ – Lucca
Comitato per la Difesa della Costituzione – Massa Carrara
Comitato ‘Salviamo la Costituzione’ – Parma
Comitato in Difesa della Costituzione – Ravenna.
Comitato Polesano per la difesa della Costituzione – Rovigo
Movimento per la difesa della Costituzione – Terracina
Carovana per la Costituzione SEMPRE
Communitas 2002 – Cittadini per l’Etica nella Politica
Domenico Gallo, Giudice di Cassazione – Roma
Giancarla Codrignani, giornalista e ex-parlamentare – Bologna
Silvia Manderino, avvocato – Mestre (Venezia)
Silvia Venier, insegnante – Mestre (Venezia)
Rita Albanese, insegnante – Mestre (Venezia)
Franco Rinaldin – Venezia
Alessandra Pastore, Libera – Pistoia
Nicola Riva, dirigente Fiom – Pistoia
Giuseppe Sunseri, di Libertà e Giustizia – Palermo
Francesco Baicchi – Pistoia, coordinatore della Rete per la Costituzione
Bisogna mobilitarci anche con il porta a porta, ognuno parli con il proprio vicino di casa, con i colleghi di lavoro, con gli amici oltre che partecipare ad iniziative di scopo, perchè chi stà manomettendo la nostra Costituzione ha anche il controllo dell’informazione. Un governo di nominati stà attuando un vero e proprio golpe!