Giustizia e coscienza

Se chi governa non ha più, come stella polare, il continuo interrogarsi Quale è la cosa più giusta da fare, ora?, la deriva inevitabile, è solo questione di tempo, è quella indicata da Barbara Spinelli.

E non possono essere i giudici a porvi rimedio. Magistrati e giudici operano sui reati. Non possiamo chiedere a loro di rimettere in piedi la Repubblica, ma di fare semplicemente (si fa per dire, spesso è costato loro la vita), il loro dovere.

Il rimedio non può che essere una diffusa rivoluzione delle coscienze.

Molte persone, donne e uomini, soprattutto giovani, hanno cominciato a farlo, e continuano a cercare loro strade, come spiega Dotti ne L’anticasta, per ridare senso all’agire politico.

Saranno questi giovani a tracciare la strada sui cui la Repubblica si rimetterà in cammino. Si sta rimettendo in cammino.

Non sarà facile. C’è già chi è al lavoro per dissolvere, o contrastare, la portata della recente vittoria referendaria, che ha due nomi: beni comuni e giustizia.

Maria Paola Patuelli

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