La riforma della Giustizia
non la fanno
gli imputati

Firma l'appello

Tutti al PalaSharp di Milano il 5 febbraio!

Libertà e Giustizia raccoglie la domanda di mobilitazione che arriva dai commenti all’appello Resignation-Dimissioni lanciato con le firme di Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti il 18 gennaio scorso. Sono arrivate decine di migliaia di adesioni dall’Italia, dall’Europa e degli Stati Uniti, migliaia di commenti e segnalazioni dai social network, dai blogger e dai siti d’informazione. «Firmare non basta», hanno detto in tanti, «facciamo qualcosa». Libertà e Giustizia risponde a questa richiesta con una manifestazione per testimoniare la storia e la voce di chi non ha accettato passivamente l’imbarbarimento prodotto dalla politica e dalla cultura di Silvio Berlusconi e per gridare basta allo smantellamento dello Stato.



SABATO 5 FEBBRAIO 2011, dalle 15
Apertura cancelli ore 13.30

MILANO, PALASHARP
(via Sant’Elia, 33 – MM1 Lampugnano)

con Umberto Eco, Paul Ginsborg, Roberto Saviano, Gustavo Zagrebelsky
coordinano Sandra Bonsanti e Simona Peverelli

partecipano Giovanni Bachelet, Bice Biagi, Carla Biagi, Daria Bonfietti, Susanna Camusso,
Lorenza Carlassare, Nando dalla Chiesa, Concita Di Gregorio, Beppino Englaro, Dario Franceschini,
Irene Grandi, Beppe Giulietti, Maurizio Landini, Gad Lerner, Moni Ovadia, Giuliano Pisapia,
Maurizio Pollini, Enrico Rossi, Elisabetta Rubini, Oscar Luigi Scalfaro, Salvatore Veca, Lorella Zanardo





Troveremo insieme le parole per esigere le dimissioni prima di tutto e liberarci dal potere corrotto e corruttore di Silvio Berlusconi, dal fango, dagli attacchi alla Costituzione, alla magistratura (tutta e in particolare alla Procura di Milano), all’informazione, alla dignità delle donne. Con Zagrebelsky, Ginsborg, Eco e Saviano, tutti fortemente impegnati a fianco della società civile, mobilitiamoci allora per cominciare insieme a ricostruire l’Italia, il nostro Paese, e per riappropriarci di parole che la storia e il sacrificio di milioni di italiani hanno reso eterne e inviolabili: libertà, giustizia, democrazia, repubblica, uguaglianza, lavoro, COSTITUZIONE.

L’hashtag che stiamo usando per aggregare e diffondere i contenuti relativi all’evento sui principali social network è #dimettiti.


Resignation nell’archivio di Libertà e Giustizia:

L'iniziativa

Benedizione delle case? Quest’anno, no grazie!

Massimo Marnetto*
La proposta di un credente indignato che vuole tenere chiusa la porta di casa finché quella del Vaticano sarà aperta a chi usa il suo potere contro il più alto presidio etico del nostro Paese: la Costituzione.

La lettera

“Non siamo noi a denigrare l’Italia”

Valeria Castelli, Elena D’Amelio, Manuela Travaglianti
Noi non abbiamo denigrato l’Italia, manifestando a Times Square. Non siamo stati noi ad offrire un’immagine indecorosa del nostro paese all’estero. Le notizie sulle indagini per prostituzione minorile e concussione a carico del Presidente del Consiglio riportate sui giornali di tutto il mondo hanno preceduto di gran lunga la nostra iniziativa.

Europa quotidiano

Il Palasharp non basta

Filippo di Robilant
Le manifestazioni di Libertà e Giustizia al Palasharp e quelle delle donne in tutta Italia sono state variamente dipinte come il risveglio dell’Italia, l’arrivo di una nuova stagione e, dai più ottimisti, come l’avvio di una mobilitazione permanente. Comunque sia, c’era gran bisogno di una scossa e questa è finalmente arrivata. Per questo, dire [...]

150 anni dell’Unità d’Italia, esponiamo il tricolore

Solo un profondo turbamento può accompagnare lo spettacolo immondo di un governo spaccato sull'unità del Paese che dovrebbe governare e concorde invece contro l'autonomia della magistratura. Pochi minuti per assestare l'ennesimo colpo ai valori della nostra Costituzione.

Corriere della Sera

Come perdere le elezioni

Giovanni Sartori
Se fossi al teatro non mi sarei mai divertito tanto. Ma non sono al teatro e non mi diverto per niente. Lo spettacolo allestito da Berlusconi&Co. è allucinante. Ma anche lo spettacolo offerto dalle opposizioni è desolante. Piluccando fior da fiore, non si era mai visto, nemmeno in Italia, che ben 315 parlamentari votassero e accreditassero [...]

La richiesta

Elezioni, i nove perché di LeG

Ufficio di Presidenza di LeG
Con tutta l’energia e la determinazione con cui Libertà e Giustizia ha chiesto le DIMISSIONI di Silvio Berlusconi, con la voce alta e trasparente del Palasharp, oggi è venuto il tempo di dire: ELEZIONI. Bisogna andare oltre la paralisi legislativa che blocca il Paese. Serve trasparenza per rinnovare la classe dirigente. Subito una nuova legge elettorale, la discussione nel Forum di LeG

la Repubblica

La misura è colma

Ezio Mauro
CI sono elementi di prova sufficienti per mandare subito Silvio Berlusconi a processo. Questa la decisione del gip, ieri, dopo aver vagliato le fonti di prova dei procuratori, in 15 pagine. Dunque l’inchiesta è chiusa e si apre il processo, dal 6 aprile. L’atto d’accusa, che ha già fatto il giro [...]

LeG Padova

Una Voce, 17 anni fa

Massimo Pallotta
Pagine d'antan, da La Voce di Indro Montanelli. Il titolo era: Finalmente. Un urlo liberatorio per le dimissioni consegnate da Silvio Berlusconi all'allora presidente Scalfaro. "E finalmente si potrà ricominciare a parlare di tutto, anche di politica", scriveva Montanelli, "sono quasi otto mesi che non lo si fa".

Il caso

Parlamento bloccato, Italia alla deriva

Può il capo dello Stato sciogliere le Camere senza le dimissioni del presidente del Consiglio? Berlusconi risponde di no, ma l’argomento comincia ad appassionare i costituzionalisti. Perché mai prima ci si era trovati in una situazione simile, dove al massimo dei problemi da risolvere corrisponde il minimo dell’attività da parte di governo e Parlamento.

Corriere.it

Attività parlamentare al minimo. Solo una legge dall’inizio dell’anno

Sergio Rizzo
Una sola legge sfornata in quarantaquattro giorni. E non siamo nel bel mezzo della calura estiva o nel pieno della campagna elettorale. Per giunta, non si può certamente dire che sia stato un provvedimento particolarmente impegnativo per il Parlamento: la conversione in legge di un decreto approvato dal governo a novembre dello scorso anno sui [...]

La strategia

Tra le macerie

Qualsiasi arma è buona per salvare se stesso. Ogni gesto del premier è pericoloso. Dimostra una totale mancanza di responsabilità. Ogni parola del premier è una denigrazione delle regole della Costituzione repubblicana, indebolisce l’Italia nella percezione dell’opinione internazionale, la porta lontana dall’Europa e da ogni forma di democrazia normale.

la Repubblica

Pari dignità oltre le “grazie” del corpo l’etica pubblica non è moralismo

Roberta De Monticelli
Sono felicemente accorsa all´appello di Libertà e Giustizia, ed ero con le anime belle del Palasharp, “miserabili” azioniste, come qualcuno ha scritto. Mi ero invece dimenticata di firmare l´appello in difesa della dignità delle donne. Rimedio subito. Ma forse c´è una ragione per cui la questione dell´immagine delle donne sembra [...]

Oltre la menzogna

Il falso garantismo contro la verità dei fatti

Sergio Materia
Chi difende il Presidente del Consiglio non nega il rilievo politico dei fatti, se veri, ma dice che niente di quello che l'indagine sta scoprendo è vero. Ci si appella alla presunzione di innocenza e al garantismo. E si reagisce con le minacce ai magistrati.

la Repubblica

Il papi padrino

Barbara Spinelli
CARI elettori berlusconiani, vi sarà giunta voce, immagino, che gli italiani sono divenuti un enigma per le democrazie alleate. Il mistero non è più Berlusconi, che da anni detiene un potere non normale: controllando tv, intimidendo giornali e magistrati. Dopo tante elezioni, siamo noi, singoli cittadini, a essere il vero rebus. Quel [...]

Palasharp, gli articoli

Le notti di Arcore e la notte italiana, G. Zagrebelsky, la Repubblica Reati o no, se ne deve andare, M.Portanova, L’Espresso Franceschini: “Berlusconi, un leader che vuole salvare se stesso”, F.Palladino, LeG Bonsanti: “E ora l’opposizione batta un colpo”, O.Pivetta, L’Unità Il fantasma azionista, E.Mauro, la Repubblica Il 13enne e le critiche al premier, C.Argento, Corriere.it

L'Unità

Sandra Bonsanti: «E ora l’opposizione batta un colpo»

Oreste Pivetta
Con Sandra Bonsanti, che è stata l’anima del Palasharp ed è l’anima di Libertà e Giustizia, dopo il sabato di Milano, ci troviamo a commentare la domenica di Arcore: "È la dimostrazione che certe situazioni diventano trappole. Quando si va a protestare vicino o di fronte alla villa di Berlusconi i rischi sono prevedibili..."

Dimettiti

Palasharp: i racconti, le immagini

o.p.
Una raccolta di voci, suoni e fotografia sulla manifestazione del 5 febbraio per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi

La manifestazione

In 15 mila con LeG: GRAZIE!

Palasharp stracolmo per le dimissioni di Berlusconi. Interventi di Eco, Saviano e Zagrebelsky. Grazie a tutti quelli che sono stati con noi, a quanti non sono riusciti ad entrare (almeno 2500, dicono le forze dell'ordine), grazie per questa bella giornata di democrazia. Fotostory Dicono di noi

Guerra istituzionale

Federalismo, lo stop di Napolitano

Una forzatura scandalosa: un decreto respinto da una Commissione bicamerale è stato riapprovato nella stessa formulazione. E il Quirinale interviene con fermezza, perché il potere esecutivo non può, con un atto d’imperio, annullare il potere legislativo.

L'appello

Le notti di Arcore e la notte italiana

Gustavo Zagrebelsky
Il nostro è un incontro altamente politico, come tutte le volte in cui, nei casi straordinari della vita democratica, tacciono le differenze e le appartenenze particolari e parlano le ragioni che accomunano i nudi cittadini, interessati alle sorti non mie o tue, ma comuni a tutti.

La manifestazione

Dimettiti. Gli appelli per il 5 febbraio

o.p.
Lorella Zanardo, Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Dario Franceschini. Tutti al Palasharp per chiedere le dimissioni di Silvio Berlusconi.

L'Espresso

Reati o no, se ne deve andare

Mario Portanova
Un uomo di dubbia salute psichica. Che mostra di avere una visione della donna basata sulla prepotenza e sul denaro. Inaffidabile per qualsiasi carica pubblica. Gustavo Zagrebelsky spiega le ragioni dell'appuntamento di sabato al Palasharp di Milano

L'intervista

Franceschini: “Berlusconi, un leader che vuole salvare se stesso”

Il capogruppo Pd alla Camera: "Temo che il male più insidioso sia l'assuefazione. Ecco perché mi pare assolutamente positiva e importante la manifestazione organizzata da Libertà e Giustizia sabato a Milano, con la partecipazione di grandi personalità, che possono davvero contribuire con la loro presenza e le parole, a risvegliare le coscienze di questo paese".

Caso Ruby

Il caos nella corte del sultano

Il Grande Bugiardo aggiorna il copione. Nella commedia degli inganni, ha ora il ruolo di protagonista il rilancio dell’economia, la libertà d’impresa. Ritorna sulla scena l’articolo 41 della Costituzione. Prima lo muoveva Tremonti, ora la muove Berlusconi, ma resta l’eterno alibi col quale si cerca di giustificare l’impotenza del governo.

la Repubblica

Paul Ginsborg: “A Milano contro il premier”

Michele Bocci
Guardiamo alla storia di questi anni. Nel tempo il governo ha provato una serie di cosiddette riforme: dalla legge sulle intercettazioni, al processo breve, alla legge bavaglio. Sono sempre stati costretti a fare marcia indietro anche grazie alla mobilitazione massiccia della gente. È la regola d´oro della politica moderna: senza partecipazione fanno quello che vogliono, con la partecipazione è possibile farli fermare.

la Repubblica

Le donne lanciano le manifestazioni “In piazza per liberarci di Berlusconi”

Rodolfo Sala
MILANO – Quello andato in scena sabato, proprio sotto la Scala, era solo un prologo. Donne in piazza, con le loro sciarpe bianche e la loro indignazione, per chiedere a Berlusconi di andarsene. La protesta continua, con un culmine negli otto giorni compresi tra sabato prossimo e il 13 febbraio. [...]

La manifestazione

Palasharp di Milano, il 5 febbraio: ingresso libero

Grande mobilitazione con Umberto Eco, Paul Ginsborg, Roberto Saviano, Gustavo Zagrebelsky e molti altri testimoni della società civile. Per esigere le dimissioni del presidente del Consiglio e liberarci del potere corrotto e corruttore di Silvio Berlusconi, del fango, degli attacchi alla Costituzione, alla magistratura, all’informazione, alla dignità delle donne. Firma l'appello, siamo già oltre le 100 mila firme. Prenota il viaggio // Leggi gli appelli

La strategia

All’attacco

Le accuse? Vanno negate, anche quando è impossibile contraddirle. Le critiche? Sono “spregevoli, turpi e ripugnanti”, come le ha definite il Cavaliere nel suo ultimo show televisivo, quello da Gad Lerner su La7. Sono questi i canoni della comunicazione mediatica selvaggia, imposta dal premier dopo l’esplosione del Rubygate.

L'appello

I valori della Carta per far risorgere l’Italia

Oscar Luigi Scalfaro
L'associazione “Salviamo la Costituzione” ha approvato all’unanimità l'appello a una forte mobilitazione per la difesa e l’attuazione della Costituzione e a viverne nelle quotidianità lo spirito e i valori. "Solo su queste basi l’Italia può risorgere e risorgerà”.

Resignation, così la stampa estera

La Vanguardia, Paul Ginsborg: “Italia es muy individualista y sin una ética pública clara” Suddeutsche Zeitung, Jede Stunde zählt Our Friends of Italy in the Usa Dear LeG, Thank you

I commenti

Resignation, la voce dell’indignazione

C’è chi cita Pericle, “un cittadino non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private” e chi cerca conforto nella fantasia, “Berlusconi sembra l’esasperazione di Cetto La Qualunque: quest’ultimo, però, è più democratico”. Chi se la prende con l’opposizione, [...]

la Repubblica

E se il Cavaliere uscisse di scena

Ilvo Diamanti
E se domani Berlusconi uscisse di scena, travolto dagli scandali e dalle inchieste giudiziarie, più che dall’opposizione politica. Lasciato solo dagli alleati. Dalla Lega, che ha già annunciato l’intenzione di andare subito al voto, se il federalismo si arenasse in Parlamento. Da Umberto Bossi, sempre più infastidito dallo stile di vita [...]

La Costituzione

Ma la giustizia è amministrata in nome del popolo

Un coro crescente di allarme e di preoccupazione, a tutti i livelli: di fronte allo stile di vita indecoroso e sfacciato di Silvio Berlusconi, di fronte alla scelta di non rispondere ai magistrati che hanno aperto l'indagine sui suoi comportamenti, di fronte alle esternazioni aggressive del premier, le più alte autorità hanno reagito. Ma c'è sempre il baluardo della nostra Carta // La solidarietà ai pm milanesi

Il comunicato

LeG: solidarietà ai magistrati e alla Procura di Milano

red leg
Silvio Berlusconi, accusato di reati gravi e di comportamenti incompatibili con la decenza minima richiesta ai singoli e soprattutto alle istituzioni, ancora una volta reagisce con un attacco ai magistrati verso i quali, abusando del suo strapotere mediatico, minaccia punizioni, mostrando di essere disposto in nome del proprio potere a portare alle estreme conseguenze l'attacco alle istituzioni democratiche

La petizione

Resignation: firma l’appello di LeG

95mila firme! E insieme alle sottoscrizioni migliaia di messaggi: di incoraggiamento, di esasperazione e vergogna . Non è soltanto una raccolta di firme, ci sono storie, espressioni che raccontano un'Italia che rifiuta di riconoscersi nel modello imposto da Silvio Berlusconi. La mobilitazione vola oltre confine. LeG è fiera dell'onda di ribellione, l'Italia può salvarsi dal berlusconismo. Grazie! Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg, Sandra Bonsanti

Il Fatto Quotidiano

Zagrebelsky: Berlusconi scapperà come Craxi

Silvia Truzzi
"Da una parte c’è un’idea di democrazia secondo cui chi è eletto è sotto la legge. Gli altri pensano che chi viene eletto sia sopra la legge", è la sintesi della lunga intervista rilasciata da Gustavo Zagrebelsky al Fatto Quotidiano

Süddeutsche Zeitung

Jede Stunde zählt

Henning Kluever
Il nostro appello viene ripreso dalla Süddeutsche Zeitung. In nessuna altra democrazia occidentale, scrive il corrispondente dall'Italia Henning Kluever, un capo di governo sarebbe rimasto un minuto di più al suo posto

L'appello

Resignation

Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti
Sta facendo il giro del mondo l'appello "Resignation" di LeG scritto in inglese dallo storico Paul Ginsborg, firmato da Gustavo Zagrebelsky e Sandra Bonsanti a nome di tutta l'associazione, per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Leggi il testo in inglese e in italiano.