Le nostre terre. I nostri mari. Di chi sono?

A proposito di trivellazioni, di domande, di risposte.

Sentiamo una precisa responsabilità nel pensare una risposta a questi quesiti, suggeriti dalla lettura della lettera di numerosi docenti dell’università di Bologna al Presidente del Consiglio, a ministri, al Presidente della Regione Emilia Romagna, al Sindaco di Ravenna.
Una lettera del 29 maggio scorso. Eravamo nel pieno svolgimento di un progetto di studio e approfondimento avviato dalle nostre associazioni e comitati, dal titolo generale “Sblocca Italia o Rottama Italia?”. Due giorni prima avevamo ascoltato, in un dialogo civile e di reciproco rispetto, l’assessore Enrico Liverani e l’ingegner Mentino Preti, a proposito di “Territorio, energia, trivellazioni”. Questo era il tema dell’incontro. Preti portò dati scientifici verificati che lo stesso Liverani ritenne incontestabili.
La lettera dei docenti universitari ci ha dato un ulteriore sguardo. Fa infatti riferimento alla strategia indicata dall’Unione Europea – sappiamo distinguere l’Europa che non ci piace, da quella che è invece in sintonia con la nostra Carta Costituzionale – , che indica l’obiettivo dell’80% di energie rinnovabili nel 2050. Lo “Sblocca Italia” va in direzione contraria, e incoraggia le attività di estrazione, dal Veneto al Gargano. Venezia e Ravenna sono luoghi cruciali di queste scelte “antieuropee”. E antiitaliane. E antiravennati. Continue reading

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Cena di autofinanziamento

Il COMITATO in DIFESA della COSTITUZIONE di Ravenna

organizza una

Cena di autofinanziamento presso il circolo ARCI Dock 61

(via Magazzini Posteriori, 61)

Mercoledì 1 luglio 2015

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Coordinamento per la Democrazia Costituzionale – Documento del 15 giugno 2015

Pubblichiamo qui di seguito il documento conclusivo, approvato all’unanimità lo scorso 15 giugno dalla assemblea del Coordinamento per la Democrazia costituzionale, svoltasi a Roma presso la sede di Cgil Roma-Lazio di Via Buonarroti. È stata una assemblea molto partecipata e costruttiva, che ha visto la presenza attiva di molte associazioni, comitati – come la Rete per la Costituzione e il Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, che del Coordinamento fanno parte – movimenti, singole e singoli. Ci aspetta – come si può evincere dal documento che pubblichiamo integralmente –  un duro e lungo lavoro di informazione e organizzazione fin dalla prima azione che a breve potrà partire, la raccolta di firme di cittadine e cittadini ricorrenti “per sollevare da subito la questione della non costituzionalità della legge e per ottenere in questo modo un rinvio della legge alla Corte Costituzionale, in analogia con quanto avvenuto con il Porcellum”.
Teniamoci quindi in contatto.
Paola Patuelli

L’approvazione, il 4 maggio scorso, della legge elettorale con la forzatura inaccettabile della richiesta del voto di fiducia da parte del Governo, ha troncato ogni possibilità di confronto e di modifica del provvedimento, ma non ha chiuso il discorso istituzionale, sia perché il nuovo sistema elettorale entrerà in vigore solo il 1° luglio 2016, lasciando uno spazio temporale per successivi ripensamenti, sia perché esso presume l’abrogazione del Senato come Camera elettiva, sebbene la relativa riforma costituzionale non sia ancora conclusa e potrebbe essere cancellata dal referendum confermativo.
Il Coordinamento ritiene che l’obiettivo prioritario sia quello di evitare che la nuova legge elettorale (Italicum) trovi concreta applicazione, tanto più che, se venisse approvata anche la modifica della Costituzione, la Camera sarebbe l’unica a dare la fiducia.
Una Camera dei deputati composta in base alla nuova legge elettorale, con la maggioranza – grazie ad un forte premio – assegnata a un solo Continue reading

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2 Giugno 2015

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Terzo incontro di “Sblocca Italia o Rottama Italia?”

Comunicato stampa e INVITO

Terzo incontro di “Sblocca Italia o Rottama Italia?”

” Territorio, energia, trivellazioni”

Mercoledì 27 maggio

Mama’s Club

ore 20,30

Il precedente incontro “Mani sulla città”, tema affrontato  il 21 maggio scorso dall’urbanista Gianluca Cristoforetti e dall’archeologa Maria Pia Guermandi, ha focalizzato diverse questioni, che hanno visto poi un intenso confronto e approfondimento fra il pubblico presente e i relatori. Lo Sblocca Italia, presentato dal governo come strumento di semplificazione e flessibilità, in realtà svuota di poteri gli organi di tutela, come le Soprintendenze, e dà l’ultima parola a commissari, come, a suo tempo, Bertolaso, fermato poi dalla Magistratura, e non dalla politica. A chi giova tagliare le unghie ai poteri di controllo? Guermandi, una delle autrici del libro Rottama Italia,  ha definito il libro uno strumento civile, prima ancora che di denuncia. Gianluca Cristoforetti ha svolto riflessioni assai problematiche sul “che cosa è diventata oggi l’urbanistica”, che, come ha affermato Edoardo Salzano, è stata rovesciata rispetto alla sua ragion d’essere, visto che la rendita immobiliare siede al tavolo dove si decide. Nulla è cambiato dai tempi di “Mani sulla città” di Francesco Rosi.

Il terzo incontro è programmato per mercoledì 27 maggio, Mama’s Club, ore 20.30, sul tema

Territorio, energia, trivellazioni

 

Relatori: Enrico Liverani (assessore ai Lavori pubblici, Traffico, Protezione Civile e Subsidenza, Comune di Ravenna), ing. Mentino Preti (già esperto di Ingegneria ambientale per Arpa Regione Emilia Romagna).

Conduce Francesca Santarella

Le misure urgenti in materia di energia attribuiscono alle attività di rigassificazione e trasporto del gas e a quelle di prospezione, ricerca ed estrazione d’idrocarburi e stoccaggio sotterraneo del gas, “carattere di interesse strategico […] di pubblica utilità, urgenti e indifferibili”, sottraendo qualsiasi controllo alle autonomie locali.

L’intero progetto è promosso dal Comitato per la Legalità e la Democrazia di Ravenna, dal Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna, da Libertà e Giustizia, circolo di Ravenna e da Legambiente, Circolo Matelda di Ravenna.

La cittadinanza è invitata.

Ravenna, 25 maggio 2015

 

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Comunicato del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Roma 8 maggio 2015
Comunicato del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale giudica l’approvazione il 4 maggio scorso della legge elettorale “Italicum” un gravissimo danno all’assetto democratico della Repubblica.

È legge voluta e imposta da una stretta minoranza del Parlamento, appena un quarto dei voti scrutinati, ingigantito dal premio di maggioranza del “Porcellum”,  a sua volta sanzionato dalla Corte Costituzionale. Questo parlamento, eletto con una legge dichiarata incostituzionale in alcuni punti essenziali, aveva il dovere di procedere con cautela e con ampi consensi e la necessaria consultazione, invece è stato prodotto per volontà di Renzi uno strappo pesante che ha lacerato il suo stesso partito e che ha portato all’approvazione da parte di una maggioranza di deputati che in realtà hanno ricevuto una minoranza di voti dagli italiani. Come già il “Porcellum”, la nuova legge “Italicum” trasforma una minoranza in una maggioranza, che potrebbe essere smisurata rispetto ai voti effettivamente ottenuti al primo turno e aggrava il peso del premio attribuendolo a un solo partito invece che a una coalizione. Così il principio costituzionale dell’eguaglianza del voto è demolito. Il voto che va al partito che prevarrà sia pure di poco conterà molto di più di quello attribuito a tutti gli altri: il primo avrà d’ufficio 340 seggi, tutti gli altri dovranno dividersi i restanti 290. Con questi numeri la falsa maggioranza potrà arrivare a scegliersi un futuro Presidente della Repubblica di suo gradimento, influire pesantemente sulla composizione della Corte Costituzionale e il Consiglio superiore della Magistratura. Continue reading

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Petizione per fermare l’italicum

PETIZIONE PER FERMARE L’ITALICUM

Diretta ai Deputati

Arrestare l’Italicum

Coordinamento per la Democrazia Costituzionale

L’avvicinarsi del voto in Aula sull’Italicum dà luogo, per il merito e il metodo delle scelte fin qui praticate, a preoccupazioni e timori.
È grave che si arrivi a una legge elettorale che non cancella le storture del Porcellum, e non tiene conto dei chiari principi posti dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 1 del 2014, sulla rappresentanza e sul voto libero ed uguale come pietre angolari del sistema democratico. Principi che vengono ulteriormente lesi dalla riforma costituzionale, contestualmente in discussione, che da un lato addirittura elimina il diritto dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti in Senato – in chiara violazione dell’art. 1 della Costituzione – e, dall’altro, determina una abnorme concentrazione di poteri in favore dell’esecutivo e in particolare del Presidente del Consiglio.
È grave che si giunga alla fase conclusiva dell’iter legislativo della revisione costituzionale e della legge elettorale attraverso ripetute forzature e violazioni di prassi, regolamenti, e persino della stessa Costituzione, che vanno dalle straordinarie accelerazioni nei lavori alle sostituzioni forzose di dissenzienti, con palese lesione delle garanzie Continue reading

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A 70 anni dalla libertà, per un 25 aprile di lotta democratica

A 70 anni dalla libertà, per un 25 aprile di lotta democratica

Quest’anno, che coincide con il settantesimo anniversario della Liberazione, la ricorrenza del 25 aprile assume un significato particolarmente importante. Soprattutto perché le cittadine e i cittadini italiani assistono sgomenti al tentativo di rimettere in discussione proprio i valori di democrazia, solidarietà e giustizia che furono alla base della Resistenza al fascismo e costituiscono i fondamenti della Costituzione repubblicana del 1948.
Nel giorno che dovrebbe celebrare l’orgoglio della riconquistata dignità dopo venti anni di dittatura, con il coinvolgimento in una guerra tragica e nel peggior genocidio della storia, la Rete per la Costituzione non può che confermare l’appello ai Parlamentari e ai cittadini democratici affinché vengano respinti ancora oggi, come già nel 2006, i tentativi di trasformare in senso presidenzialistico, accentrato e autoritario l’assetto della nostra Repubblica.
Il 25 aprile costituisce la migliore occasione per confermare, oggi come allora, la volontà di proseguire nella costruzione di una società più equa e solidale, che garantisca pace e vita dignitosa a tutti, respingendo la riproposizione di vecchi modelli basati sulla competizione senza regole e costruiti solo per l’arricchimento di pochi. Le difficoltà economiche e sociali che il Paese attraversa non possono essere risolte a colpi di proclami continuamente smentiti dai fatti, e violando quasi quotidianamente le regole del confronto nelle sedi istituzionali.
Un Parlamento frutto di una legge elettorale dichiarata incostituzionale, sulla cui legittimità esistono quindi molti dubbi, da nessuno delegato a cambiare il nostro sistema istituzionale, non deve e non può cancellare il principio fondamentale della centralità della rappresentanza, con il combinato disposto di una legge elettorale che non rispetterebbe la volontà del popolo sovrano e una riforma costituzionale che assegna a una persona sola poteri che non trovano corrispondenza in nessun regime democratico.
Il 25 aprile celebra quanti, guardando al futuro, decisero di dire NO al fascismo; conserviamone intatto il significato e il valore, rifiutando l’ipocrisia e ripetendo anche in questa occasione la richiesta di sempre maggiori spazi di confronto e di partecipazione, e l’impegno a impedire che la Costituzione, che della lotta di Liberazione fu l’opera più importante, venga stravolta senza che gli Italiani e le Italiane possano esprimere la loro opinione e la loro volontà.

Il Comitato di Faenza per la valorizzazione e la difesa della Costituzione
Sito: http://salviamolacostituzione.racine.ra.it/wordpress/
Mail: faenzaperlacostituzione@zerolire.org FB: Comitato Costituzione Faenza
Rete per la Costituzione
reteperlaCostituzione@email.it- Facebook: Rete per la Costituzione

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Sostituire per punire, uno sfregio illegittimo di Gaetano Azzariti

da il Manifesto del 22 aprile 2015

PARLAMENTO
Sostituire per punire, uno sfregio illegittimo

di Gaetano Azzariti

La rimozione dei senatori Corradino Mineo e Mario Mauro dalla commissione  affari  costituzionali da  parte dei rispettivi gruppi parlamentari suscitò, nel giugno scorso, una vivace polemica politica.  Si dubitò – sulle pagine  di questo giornale – della legittimità stessa di una simile decisione. Essa rappresentava un’innovazione assai discutibile nell’interpretazione del regolamento parlamentare, che finiva per ledere  i diritti costituzionali dei singoli parlamentari. Qualcuno sostenne che si trattava comunque di un fatto eccezionale: uno strappo alla regola, nulla più. Dunque non  c’era da preoccuparsi eccessivamente. Ora siamo  alla rimozione di massa, attuata per le vie brevi, senza preoccuparsi troppo del significato costituzionale e degli effetti che una simile decisione avrà sul futuro  del sistema parlamentare complessivo. Massi-ma disinvoltura, minima consapevolezza.
Proviamo allora a ripetere le ragioni di diritto parlamentare e costituzionale che si oppongono alla decisione assunta; considerazioni che  dovrebbero – all’opposto – garantire l’inamovibilità  dei  deputati dalle  rispettive commissioni per  ragioni  di dissenso politico.
Anzitutto, non  v’è dubbio che  si tratta di un’interpretazione delle  disposizioni dei regolamenti parlamentari non conforme alla prassi più consolidata Continue reading

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Lezione di Costituzione – Presidio antifascista – Porta Adriana Ravenna ore 15,30 Sabato 18 aprile

Lezione di Costituzione

sabato 18 aprile alle ore 15,30
presso lo Scalone del Palazzo Merlato di piazza del Popolo, sotto le lapidi ai
Martiri del fascismo
si riunisce il Comitato in difesa della Costituzione per una lezione sulla Costituzione Italiana e i suoi valori di libertà, democrazia partecipata, antiautoritaria e antifascista.
La lezione è aperta a tutte le persone, invitiamo tutti ad essere presenti con la copia della Costituzione e a favorire la massima partecipazione.
La Lezione sulla Costituzione che doveva tenersi sullo scalone del Municipio, sotto le targhe che ricordano i martiri che hanno liberato Ravenna dal fascismo e permesso la nostra Repubblica, si dovrà tenere a Porta Adriana alle 15,30 perché quel luogo è stato dato a Forza Nuova . La polizia vigilerà  perché l’ordine venga rispettato.
Chiediamo a tutti i cittadini che  la deriva antidemocratica, che emerge in questa occasione, non si espanda in  pratiche che escludano persone e cittadini dalla partecipazione  su scelte fondamentali della nostra Repubblica quali l’antifascismo. Come Comitato in difesa della Costituzione lavoriamo e lavoreremo perché la consapevolezza dei valori espressi nella Costituzione sia diffusa fra tutte le  ersone che abitano la nostra città, che non si ignorino i diritti e i doveri in essa previsti,  che la realtà sociale si debba conoscere per essere cambiata secondo i principi costituzionali.

Il Comitato in difesa della Costituzione di Ravenna


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