OPINIONE
Una battuta infelice?
O una malattia ancora in corso?
Il nesso fra Costituzione e antifascismo è storicamente molto stretto, e non a caso Berlusconi tiene assieme la valorizzazione di Mussolini e l’esplicita intenzione di aggredire, di nuovo, la Costituzione. Perché la nostra Costituzione è stata/è programmaticamente antifascista.
La sua – di Berlusconi e di molti accanto a lui – è una “democrazia popolare”, che l’Italia ha conosciuto bene. Un uomo solo al comando e un popolo adorante, privo di memoria storica e di strumenti per interpretarla.
I nemici? Una Costituzione che limita i poteri, e una Magistratura indipendente. E l’inesistente fantasma dei comunisti.
Altro che “battuta infelice”, quella su Mussolini che ha fatto tante cose buone. La banalizzazione del “male” dà ossigeno al male.
L’antifascismo in Italia non ha del tutto vinto. E’ un male latente e non invisibile, in una Italia dove la storia sembra non passare mai.
Solo politiche di antifascismo quotidiano e un esercizio ininterrotto di pratiche coerenti con la Costituzione e con il rispetto dei diritti umani possono farci uscire dalla “nottata”.
Maria Paola Patuelli
31 gennaio 2013