Le donne e gli uomini che si sono ritrovate/i oggi, 25 febbraio 2011, in occasione del seminario L’economia e la buona vita nell’ambito di un progetto dell’Università degli Adulti di Ravenna esprimono, di fronte alle tragiche notizie che provengono dalla Libia, sconcerto e dolore.
Non ci basta dire che siamo solidali con le vittime di una insensata carneficina e con le loro famiglie.
Chiediamo alla comunità internazionale, all’umanità intera, di farsi carico di questa pagina della storia che vede il Magreb coinvolto in un grande movimento verso la libertà.
Gli eccidi sono una tragedia da condannare e che non deve precipitare in una guerra.
Chiediamo che cessino immediatamente, che i profughi siano accolti con rispetto dall’Italia e dall’Europa e che ogni iniziativa possibile sia assunta perché le donne, velate e non, che hanno riempito le piazze del Magreb e hanno preso parola, accanto ai tanti giovani, per costruire una nuova vita, possano al più presto ritrovarsi in pace e nelle condizioni di prendere pienamente la loro vita nelle loro mani.
Questa è la priorità, non il petrolio e gli accordi economici.
Le donne e gli uomini del seminario L’economia e la buona vita
Ravenna, 25 febbraio 2011