Comitato per la libertà, il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo: conferenza stampa

Cultura, Spettacolo, Informazione, Scuola, Università, Ricerca:precario il lavoro, precaria la libertà, precaria la democrazia.

Il comparto della conoscenza si mobilita in difesa della Costituzione: domani 19 di gennaio – ore 10.30

Federazione Nazionale della Stampa, Corso Vittorio Emanuele II, n. 349, Roma.

Gli scriteriati tagli di bilancio da parte del Governo che colpiscono la Cultura, lo Spettacolo, l’Informazione, la Scuola, l’Università e la Ricerca pregiudicano non solo settori che generano una fetta rilevante del PIL nazionale e occupano migliaia di lavoratori, ma anche  il futuro stesso del Paese e della Democrazia.

Il risultato delle politiche di questi due anni è l’indebolimento di tutta la produzione culturale e artistica italiana, l’attacco alla libertà e alla pluralità  dell’informazione, il ridimensionamento della ricerca e dell’università pubblica. Il decreto Milleproroghe, in discussione al Parlamento, anziché restituire risorse colpisce ulteriormente proprio quei settori, già in grave difficoltà, che la Costituzione protegge con enfasi.

Siamo convinti che anche il comparto culturale debba concorrere al processo di risanamento dell’economia nazionale ma è necessario tener presente che esso rappresenta l’identità e il futuro del paese e che per questa ragione va promosso e sostenuto.

Per questo tutti i settori della Cultura, dello Spettacolo e dell’Informazione si ritroveranno domani 19 gennaio (ore 10.30, Federazione Nazionale della Stampa,  Roma) per denunciare il proprio disagio e annunciare una serie di iniziative pubbliche.

Vi chiediamo di partecipare  a questo appuntamento e diffonderne la notizia.

Comitato per la libertà, il diritto all’informazione, alla cultura e allo spettacolo
(Info: Beppe Guadino, 3318555932, movem09@gmail.com)

Resignation

Sta facendo il giro del mondo l’appello “Resignation” di LeG scritto in inglese dallo storico Paul Ginsborg, firmato da Gustavo Zagrebelsky e Sandra Bonsanti a nome di tutta l’associazione, per chiedere le dimissioni di Berlusconi. Resignation, dimissioni, è la parola chiave del documento in sei punti, l’ultimo dei quali fa appello agli amici dell’Italia nel mondo: do not despair of Italy, non perdete la fiducia nell’Italia! Il paese ha bisogno della solidarietà e dell’aiuto di tutti. Leggi l’appello in inglese e in italiano.


Le 389 pagine che raccolgono le fonti di prova contro Silvio Berlusconi, dando corpo alle accuse di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, sopravanzano ogni previsione. E definiscono uno scenario di degrado, miserie, sopraffazioni, che lascia allibiti.

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