Il sonno della ragione
Non è stata una buona idea far lavorare il Parlamento di notte. Certo, si è offerto in pasto al pubblico il supplizio degli odiati onorevoli inflitto con la privazione del sonno. Ma si è anche prodotto il sonno della ragione. Lo spettacolo andato in scena a Montecitorio in queste ore è del genere che un tempo si sarebbe detto da Parlamento balcanico. Forse ha ragione chi dice che la Costituzione andrebbe riscritta alla luce del sole. Anche perché l’incursione notturna del premier è stata così tenebrosa che ora rischia di produrre effetti devastanti sul processo delle riforme. Almeno in questa materia il Parlamento non è infatti alle dipendenze del governo, né può esserne messo in mora.
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