COMUNICATO STAMPA
Il Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna ha deliberato, nella propria assemblea del 22 ottobre, di sostenere la mobilitazione promossa dalla CGIL il prossimo 25 ottobre a Roma, di fare propria la nota proposta dalla Rete per la Costituzione, a cui il Comitato di Ravenna aderisce, e di invitare la cittadinanza a partecipare.
Il Comitato in Difesa della Costituzione si impegna inoltre a continuare l’opera di controllo, valutazione e informazione sulle azioni governative in atto sui temi della riforma costituzionale, elettorale, del lavoro e sul cosiddetto “Sblocca Italia”, da valutare al di fuori di veloci semplificazioni “ad effetto” ma da avvicinare, come è nostro compito, con il metro valutativo della coerenza – o meno – con la Costituzione della Repubblica.
Il Comitato in Difesa della Costituzione di Ravenna
23 ottobre 2014
Rete per la Costituzione
LAVORO, DIGNITA’, UGUAGLIANZA
Quanti si riconoscono nei Principi fondamentali su cui i Costituenti vollero fosse fondata la nostra Repubblica non possono non riconoscersi nelle parole che costituiscono l’appello alla mobilitazione lanciato dalla CGIL per la manifestazione del prossimo 25 ottobre.
Non è un caso che intorno a questi termini si sviluppino i primi tre articoli della Carta, e che proprio nell’impegno concreto per la realizzazione di una uguaglianza effettiva essa individui il principale compito dello Stato.
Noi, cittadini impegnati a impedire lo stravolgimento del nostro sistema istituzionale, riteniamo che le riforme costituzionali portate avanti dall’attuale governo, frutto degli accordi segreti e extra-parlamentari del Nazareno, rappresentino un concreto pericolo per l’assetto democratico del Paese, e che l’attacco ai diritti e alla dignità costituito dalla riscrittura dello Statuto dei Lavoratori sia ingiustificato perché assolutamente ininfluente rispetto ai reali problemi economico-sociali del nostro Paese, che hanno ben altra origine.
Esprimiamo anche fondati dubbi sulla legittimità costituzionale della apposizione della questione di fiducia su una legge-delega priva dei necessari ‘principi e criteri direttivi’ imposti dall’articolo 76 Cost., che lascia alla totale discrezionalità dell’esecutivo la regolamentazione di tematiche di grandissima rilevanza sociale.
Per questi motivi riteniamo giustificata la decisione di invitare tutti i cittadini a esprimere il loro dissenso, rivendicando la sovranità riconosciuta loro dall’articolo 1 della Costituzione, e dichiariamo la nostra adesione alla manifestazione indetta per il 25 ottobre prossimo a Roma.
Rete per la Costituzione
10 ottobre 2014