LE CINQUE MENZOGNE della riforma costituzionale Renzi – Berlusconi — Comitato di Faenza per la valorizzazione e la difesa della Costituzione

LE CINQUE MENZOGNE
della riforma costituzionale RenziBerlusconi

1) Le riforme istituzionali servono ad accreditare l’Italia come paese serio e quindi ci consentiranno di ottenere flessibilità sul bilancio dello Stato.
È FALSO!
Le ”riforme che “ci chiede l’Europa” sono quelle economiche e finanziarie e della pubblica amministrazione. I 700 e passa decreti attuativi delle leggi che i governi Monti, Letta e Renzi hanno fatto approvare a spron battuto al parlamento sono ancora in attesa di essere emanati. Non c’entra niente il bicameralismo, sono compiti e colpe dei Governi!!

2) La “riforma” è motivata dalla richiesta popolare di ridurre i costi della politica.
È FALSO!
Il Senato non elettivo costa poco meno di quello attuale: molto maggiori sarebbero i risparmi che si otterrebbero tagliando in modo significativo gli stipendi dei parlamentari e riducendo anche il numero dei deputati oltre che quello dei senatori (alcune proposte alternative fatte in Senato lo prevedevano: ma Renzi le considera inaccettabili perché fuori dal patto con Berlusconi!)

3) La riforma del bicameralismo serve a ridurre il peso ed il potere della “casta” e dei partiti.
È FALSO!
Un Senato non elettivo priva i cittadini del potere di scegliere i propri rappresentanti che vengono invece, di fatto, ad essere designati fra i consiglieri regionali ed i sindaci, proprio dai partiti, anzi in pratica proprio imposti dal solo leader sulla base di un progetto antidemocratico di spartizione del Senato da parte dei due maggiori partiti.

4) Chi si oppone a questa squilibrata riforma del bicameralismo è un difensore dell’esistente, del bicameralismo paritario, è un conservatore!
È FALSO!
Perché tutti gli oppositori di questo progetto in Parlamento, e noi stessi, siamo favorevoli ad una riforma del bicameralismo che riservi alla sola Camera dei Deputati il voto di fiducia al Governo e che differenzi le competenze delle due Camere.
Il Senato come lo sognano Renzi e Berlusconi, invece, mantiene poteri inaccettabili per un organismo non più eletto dai cittadini (come cambiare la Costituzione ed eleggere organi di garanzia quali il Presidente della repubblica, giudici della Corte Costituzionale, membri del CSM) e finirà per non avere nessun peso significativo nella produzione delle leggi, se non quella eventuale di inutile intralcio! Il risultato non sarà lo snellimento dell’attività legislativa ( fare presto, in fretta, anzi subito! ), ma soltanto l’aumento dei poteri del Governo.

5) Voi oppositori gridate “al lupo al lupo!” ma state facendo “tanto rumore per nulla”. Questa riforma è soltanto un piccolo intervento di manutenzione costituzionale per abolire il bicameralismo perfetto che non funziona da decenni!
È FALSO!
Perché in quel ddl c’è un drastico rafforzamento dei poteri del Governo ed un contestuale indebolimento del Parlamento. Ad esempio si introducono le leggi d’iniziativa governativa con voto bloccato entro 2 mesi, ma non si prevede nessun efficace antidoto all’abuso dei decreti legge che da 20 anni i governi attuano esautorando in pratica il parlamento.
È FALSO!
Perché in quel ddl c’è una forte limitazione  dei contrappesi costituzionali al potere delle maggioranze e del capo del Governo attraverso i meccanismi di elezione del Presidente della Repubblica, dei giudici della Corte Costituzionale, e dei membri del CSM.
Tutte istituzioni di garanzia che bisognerebbe invece di molto rafforzare di fronte al monocameralismo di fatto che si viene a realizzare.

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