SUBITO UN COMITATO ANTI-ITALICUM – Comunicato della Rete per la Costituzione

SUBITO UN COMITATO ANTI-ITALICUM

Comunicato della Rete per la Costituzione

Alla forzatura in atto per l’approvazione immediata di una riforma elettorale indifendibile sul piano della legalità costituzionale e della ragionevolezza, che cerca di presentare alla opinione pubblica le ‘riforme istituzionali’ come un passaggio indispensabile per risolvere i problemi del nostro Paese, è necessario rispondere urgentemente.

Non può essere infatti subita passivamente la implicita accettazione delle tesi espresse a suo tempo dagli analisti di J.P.Morgan, che per non riconoscere l’origine finanziaria della attuale crisi internazionale hanno tentato di attribuirne le responsabilità alla struttura democratica delle Costituzioni europee.

A questo eccesso di ‘movimentismo’ propagandistico del nuovo Presidente del Consiglio, che, forse per superficialità, finisce col riproporre una visione autoritaria e centralista del potere, deve essere opposta una difesa intransigente delle nostre istituzioni, che restituisca ai cittadini il diritto di decidere il futuro del Paese.

La Rete per la Costituzione ha pertanto deciso di fare appello al mondo della cultura giuridica e non solo, alle organizzazioni politiche e sindacali, all’associazionismo democratico allo scopo di richiedere al Parlamento la formulazione di una nuova proposta di riforma elettorale rispettosa della Costituzione, e promuovere un confronto aperto e trasparente che consenta la valutazione degli obiettivi dichiarati e delle conseguenze reali delle ‘riforme’ costituzionali con cui si intende stravolgere la struttura del Parlamento, il rapporto Stato-Regioni e perfino l’indipendenza della Magistratura.

I Comitati che compongono la Rete propongono, nel caso in cui la legge elettorale attualmente in discussione dovesse entrare in vigore, la immediata costituzione di un Comitato Nazionale con l’obiettivo di esperire tutte le possibili iniziative legali per impedire la sua applicazione, sia ricorrendo alla autorità giudiziaria per rimettere alla Consulta la questione di legittimità costituzionale, che promuovendo un referendum abrogativo.

Qui il documento emesso dalla Rete per la Costituzione, al quale stanno aderendo giuristi e associazioni impegnate nella difesa della Costituzione.

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